lunedì 16 maggio 2011

Lavoro: I diritti del dipendente

L'Islam ha stabilito una serie di norme per regolare il lavoro e la forza lavoro. Secondo gli insegnamenti islamici, il datore di lavoro deve stabilire un rapporto cordiale e onesto con i suoi dipendenti e i suoi operai; tale rapporto deve essere basato sull'uguaglianza, sulla benevolenza e sulla fratellanza.
Ciò è indicato in un hadith del Messaggero di Allah (sallallahu alaihi wa sallam):

"I vostri operai e i vostri schiavi sono vostri fratelli: Allah li ha messi in mano vostra, ma chi ha un fratello in mano sua gli deve dare da mangiare di ciò che mangia lui, lo deve vestire come si veste lui. Non imponete loro lavori superiori alle loro forze; e, se mai glieli doveste imporre, aiutateli" [Bukhari]

L'Islam inoltre sostiene l'onore e la dignità dei lavoratori; è stato riportato che il Profeta (saas) disse:

"Il reddito migliore è quello che deriva da un lavoro onesto" [Musnad Ahmad]

In aggiunta l'Islam obbliga il datore di lavoro a dichiarare al dipendente l'ammontare della retribuzione prima che egli intraprenda il lavoro richiesto.
Il Messaggero di Allah (saas) garantì i diritti del dipendente e il salario a lui spettante, dicendo:

"Ci sono tre generi di individui di cui sarò nemico nel Giorno della Resurrezione: chi inganna gli altri giurando in mio nome, chi fa schiavo un uomo libero e sperpera il denaro e chi assume un lavoratore e rifiuta di pagarlo dopo che ha compiuto il lavoro stabilito" [Bukhari]

Il messaggero di Allah (saas) istruì i datori di lavoro del tempo dicendo loro di pagare lo stipendio all'operaio prima che gli si fosse asciugato il sudore sulla fronte. [Ibn Majah]


tratto da: "pregiudizi correnti sui diritti dell'uomo nell'Islam"

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Oh credenti

"Non è forse giunto, per i credenti, il momento in cui rendere umili i loro cuori nel ricordo di Allah e nella verità che è stata rivelata, e di differenziarsi da quelli che ricevettero la Scrittura in precedenza e che furono tollerati a lungo [da Allah]? I loro cuori si indurirono e molti di loro divennero perversi"