martedì 19 ottobre 2010

Ogni uno raccoglie ciò che semina

Un servo che la lavora la terra si preoccupa del fatto che il suo padrone non ha mai fatto una preghiera per Allah e cerca in ogni modo di trovare una soluzione per farlo pregare.
Un giorno il padrone gli ordina di seminare tutto il campo di grano.
Il servo pensa pensa pensa...e gli viene un'idea.
Il servo semina in tutto il campo invece del grano dell'orzo.
Un anno dopo il proprietario della terra si avvia verso la sua proprietà felice aspettandosi di vedere il campo e la terra tutta distesa di grano.
Con sorpresa e stupore trova una distesa d'orzo. Va dal servo e gli dice: "Non ti avevo forse detto di piantare del grano? Come mai hai piantato dell'orzo?" e il servo: "Padrone, io ho piantato l'orzo e ho tanto sperato che uscisse grano!" il padrone: "Hai sperato che uscisse grano dall'orzo? Ma ti sembra possibile?" e il servo "E a te sembra possibile che dai tuoi peccati possono crescere dei frutti nel Giardino (Paradiso) che è grande come il cielo e la terra?" Dette queste parole il padrone si pentì e ritornò ad Allah

favola eritrea

Una volta un cucciolo di leopardo vagabondava lontano dalla sua casa, nella prateria dove pascolano gli elefanti. Mentre gli elefanti pascolavano, uno di essi pestò per errore il cucciolo e lo uccise. Alcuni leopardi trovarono il corpo del cucciolo e corsero dal padre per avvertirlo della disgrazia. "Tuo figlio è morto!" gli dissero. "L'abbiamo trovato nella valle". "Ditemi chi l'ha ucciso" gridò il leopardo padre arrabbiato, "perché io possa vendicare la sua morte!". "L'hanno ucciso gli elefanti" risposero gli altri leopardi. "Cosa? Gli elefanti?" esclamò il leopardo padre con voce sorpresa. "Sì, gli elefanti" ripeterono essi. Il leopardo padre rifletté per un minuto e poi disse: "No, non sono stati gli elefanti. Sono state la capre ad uccidere mio figlio. Sono state loro a farmi questa cosa terribile!". Infuriato, trovò un gregge di capre sulla collina e trucidò molte di esse per vendetta. Anche ora quando un uomo è in collera con qualcuno più forte di lui, spesso si vendica con chi è più debole.

lunedì 18 ottobre 2010

I tipi di kufr

I tipi di Kufr:
1) Kufr al ‘inaad: quando non si crede per ostinazione. Questo kufr è di chi conosce la verità e ammette di conoscere la verità e ammette con la sua lingua di saperlo, ma si rifiuta di accettarla e si astiene dal fare una dichiarazione [suret Qaf:24 “O voi due, gettate nell'Inferno ogni miscredente testardo”].
2) Kufr-ul inkar: quando si rifiuta di credere. Questo kufr è di chi nega sia con il cuore che con la lingua [suret al-Nahl:83 Conoscono la benevolenza di Allah e poi la rinnegano. La maggior parte di loro sono miscredenti].
3) Kufr-ul kibr: quando non si crede per arroganza e superbia. L’arroganza dei diavoli (Iblis) è un esempio di questo tipo di Kufr.
4) Kufr-ul juhood: quando non si crede per rigetto (rifiuto). Questo kufr è di chi ha conoscenza e crede alla verità nel suo cuore, ma la rifiuta con la lingua. Questo tipo di kufr è applicabile su coloro che chiamano se stessi musulmani, ma rifiutano cose necessarie e accettano norme islamiche come la Salat e la Zakat [suret al Naml:14. Ingiusti e orgogliosi li negarono (i Nostri segni), anche se intimamente ne erano certi. Guarda cosa è accaduto ai corruttori!]
5) Kufr-ul nifaaq: quando non si crede per ipocrisia. Questo kufr è di chi finge di essere un credente e nasconde la sua miscredenza. Tale persona viene chiamata Munafiq/Ipocrita [sureta an-Nisa’:145 In verità gli ipocriti saranno nel Fuoco più profondo e non avranno nessuno che li soccorra].
6) Kufr-ul istihaal: quando non si crede cercando di rendere ciò che è haraam (illecito) in halaal (lecito). Ciò è valido per chi accetta come halaal (legittimo) quello che Allah swt ha reso haraam (illecito), come per esempio l’alcool o l’adulterio. Solo Allah swt ha la prerogativa di rendere le cose Halaal e Haraam e coloro che cercano di interferire con il suo Diritto sono come fossero Suoi rivali, per tanto escono dai limiti della fede.
7) Kufr-ul kurh: quando non si crede detestando qualsiasi ordine di Allah swt [suret Muhammad: 8 mentre coloro che non credono, saranno perduti: Egli vanificherà le loro opere. 9 Poiché ebbero ripulsa di quello che Allah ha rivelato, Egli vanificherà le loro opere.]
Kufr-ul istizhaha: questo kufr è causato dallo scherno e dalla derisione. [suret at-Tawba 65. Se li interpellassi ti direbbero: “Erano solo chiacchiere e scherzi!”. Di': “Volete schernire Allah, i Suoi segni e il Suo Messaggero?”. 66. Non cercate scuse, siete diventati miscredenti dopo aver creduto; se perdoneremo alcuni di voi, altri ne castigheremo, poiché veramente sono stati empi!]
9) Kufr-ul i’raadh: miscredenza per evasione. Questo kufr è di chi volge le spalle per evitare la verità. [suret al kahf:57 Quale peggior ingiusto di colui che si allontana dai segni di Allah, dopo che essi gli sono stati ricordati, e che dimentica quello che ha commesso? Anche se li richiami alla retta via, essi non la seguiranno mai].
10) Kufr-ul istibdaal: miscredenza per aver cercato di sostituire le leggi di Allah. Ci sono varie forme tra cui:
a. Rigetto/rifiuto della Legge di Allah (shari’a) senza però negarla
b. Negare la Legge di Allah e rifiutarla di rigetto
c. Sostituire la Legge di Allah con leggi fatte dall’uomo

[As-Shura:8 Se Allah avesse voluto, avrebbe fatto [degli uomini] un’unica comunità. Ma Egli lascia entrare chi vuole nella Sua misericordia. Gli ingiusti non avranno né patrono né alleato.]
[Al-Nahl:116. Non proferite dunque stravaganti invenzioni delle vostre lingue dicendo: “Questo è lecito e questo illecito” e mentendo contro Allah. Coloro che inventano menzogne contro Allah non avranno alcun successo.]

Tafsir suret al Asr – sura il Tempo 103

È stato riportato che ‘Amr ibn al ‘As era andato a visitare Musaylamah al Kadhdhab dopo che il Messaggero di Allah , sallallahu alaihi wa sallam, ricevette l’incarico (di Profeta) e prima che ‘Amr accettasse l’islàm.
Appena arrivò da Musaylamah , questi gli disse: "Cosa è stato rivelato al tuo amico (Muhmammad) durante questo periodo?"
‘Amr disse: "Gli è stata rivelata una Sura corta e concisa" Musaylamah chiese: "Che cosa?" e ‘Amr gli disse: "Per il tempo – in verità l’uomo è in perdita – eccetto coloro che credono e compiono il bene, vicendevolmente si raccomandano la verità e vicendevolmente si raccomandano la pazienza".
Musaylamah pensò un po’. Poi gli disse: "In verità, qualcosa di simile è stato rivelato anche a me" e ‘Amr gli chiese: "Che cosa?" e gli rispose: "Oh Wabr (un piccolo mammifero) oh Wabr! Tu sei solo due orecchie e un torace, il resto è scavare e bucare!" e disse: "Cosa ne pensi?"
‘Amr gli disse: "Per Allah! In verità, tu sai che io so che stai mentendo!"
Una storia simile è stata riportata nel famoso libro di Abu Bakr al Khara’iti al secondo volume.
Il Wabr è un piccolo animale che assomiglia a un gatto e le cose più grandi in lui sono le sue orecchie e il suo torace mentre per il resto è brutto.
Con questa composizione di versi senza senso, Musaylamah era intenzionato a produrre qualcosa che si opponesse al Corano.
Ma egli non convinceva neanche gli adoratori degli idoli di quei tempi.
At-Tabarani riporta da ‘Abullah ibn Hisn Abi Madinah che disse: "Ogni volta che due uomini dei Compagni del Profeta, sallallahu ‘alaihi wa sallam, s’incontravano, questi non si lasciavano fino a quando uno dei due non recitava tutta suret al ‘Asr all’altro e fino a che uno di loro non dava il saluto di pace all’altro."
Ash-Shaf’i idisse: "Se la gente riflettesse su questa surah , questa sarebbe loro sufficiente"


1- Per il Tempo!
2- In verità, l'uomo è in perdita,
3- eccetto coloro che credono e compiono il bene, vicendevolmente si raccomandano la verità e vicendevolmente si raccomandano la pazienza.


Al ‘Asr – il Tempo:
è il tempo che trascorre, il tempo in cui avvengono i movimenti dei Figli di Adamo, che passi nel bene o nel male.
Narra Malik da Zaid bin Aslam che disse: "E’ la sera".
Comunque la prima interpretazione è quella più popolare.
Allah giura (per il tempo) che l’uomo è in perdita, ovvero si sta perdendo e distruggendo.

eccetto coloro che credono e compiono il bene:
Allah fa un’eccezione, su quella categoria di uomini in perdita, per coloro che credono nei loro cuori e che lavorano/agiscono con le loro membra.

e vicendevolmente si raccomandano la verità:
questo essendo obbedienti e lasciando le cose illecite e proibite

e vicendevolmente si raccomandano la pazienza:
ovvero quando succede una disgrazia, un danno e il male che subirà chi ordina il bene e proibisce il male

tradotto da me dal tafsir del "Qur'an al Adhim" di ibn Kathir

wallahu a'la wa a'lam

tafsir versetto 31 suret an-Nur

La lode appartiene ad Allah il Signore dei Mondi, Non c’è Dio all’infuori di Allah e Muhammad è il Suo Profeta e Messaggero.
Nel periodo storico che stiamo vivendo da pieni protagonisti, alcuni in bene e alcuni (ahimè) in male, ci troviamo spesso a dover prendere posizione su determinati argomenti.
L’argomento che tratterò, inshaAllah, sarà l’interpretazione di un versetto del Sacro Corano, ovvero il versetto 31 di Surat an-Nur.

Cominceremo con il riportare i versetti tradotti in italiano e li estrapoleremo dalla traduzione più diffusa tra i musulmani e i non musulmani, quella di Hamza Roberto Piccardo.

Va fatto però un giusto e doveroso appunto per quanto riguarda le traduzioni: il Sacro Corano è solo ed esclusivamente quello scritto, letto e recitato in lingua araba. Quando viene tradotto possiamo dire che diventa un’interpretazione fatta dall’uomo e che l’uomo non è esente dal fare errori.

I versetti:
30. Di’ ai credenti di abbassare il loro sguardo e di essere casti. Ciò è più puro per loro. Allah ben conosce quello che fanno.
31. E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne. E non battano i piedi, sì da mostrare gli ornamenti che celano. Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinché possiate prosperare.

Il commento invece è una mia traduzione dal libro “Tafsir al Karim al Rahman” del Sapiente lo Sheikh Abdel Rahman bin Naser al Sa’diy.
Quando Dio impose ai credenti di abbassare lo sguardo (dal guardare le donne straniere -ovvero che non gli sono lecite) e di essere casti, l’impose anche alle credenti dicendo nel Sacro Corano: “E dì alle credenti di abbassare i loro sguardi “ dal guardare le ‘awrat ovvero le parti intime e le parti nascoste e dal guardare gli uomini con desiderio o con degli sguardi vietati (magari provocanti) “ e di essere caste” dal dare la possibilità di avere rapporti intimi, dall’essere toccata e da evitare di farsi guardare con degli sguardi peccaminosi.
“e di non mostrare, dei loro ornamenti” come i bei vestiti e i gioielli e tutto il corpo fa parte della bellezza e deve essere coperto
“se non quello che appare” ovvero l’abito tradizionale se in questo non c’è nulla che può essere provocante
“di lasciar scendere il loro velo fin sul petto” e questo è per completare la copertura ed è la prova che è illecito mostrare gli ornamenti e come abbiamo ricordato fa riferimento a tutto il corpo. Ripete o chiarisce, quindi la proibizione o il divieto di mostrare i loro ornamenti, ovvero le loro bellezze facendo però delle eccezioni come “ad altri che non ai loro mariti”, “ai loro padri, ai padri dei loro mariti” e con ciò intende anche i nonni, “ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne.”
“E non battano i piedi, sì da mostrare gli ornamenti che celano” come per esempio l’oro e i gioielli che come usanza si mettevano anche ai piedi.
Termina il versetto con: “Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinché possiate prosperare” in quanto la fede del credente chiama verso il pentimento. Nel versetto collega il PENTIMENTO alla PROSPERITA’ e non c’è quindi sentiero che porti alla prosperità se non attraverso al pentimento, ovvero il ritorno da quelle cose che sono odiate da Allah, siano esse espresse o celate, verso ciò che è amato da Allah, siano esse espresse o celate.

Nel libro "Il ritorno del hijab -’awdat al hijab- di Sheikh Muhammad Isma’il" al secondo volume alla pagina iniziale scrive:
"Tu (oh donna) sei metà della nostra Ummah (comunità) poi partorisci l’altra metà e diventi così la Ummah intera"

Spero che la traduzione sia stata chiara e chiedo ad Allah che possa accettare questo mio lavoro e spero che la mia intenzione fosse rivolta solo ed esclusivamente a Lui e al Suo compiacimento.

Oh credenti

"Non è forse giunto, per i credenti, il momento in cui rendere umili i loro cuori nel ricordo di Allah e nella verità che è stata rivelata, e di differenziarsi da quelli che ricevettero la Scrittura in precedenza e che furono tollerati a lungo [da Allah]? I loro cuori si indurirono e molti di loro divennero perversi"