giovedì 9 giugno 2011

I diritti del popolo nei confronti del governo

I diritti del popolo nei confronti del governo

Il musulmano residente in uno stato islamico ha determinato diritti nei confronti del governo. Essi sono i seguenti:

Giustizia assoluta: significa che ogni individuo deve essere trattato in maniera equa. Tutti quelli che hanno diritto a specifici trattamenti devono poter essere in grado di usufruirne e chi ha la responsabilità di eseguire determinate funzioni, devono essere trattati con giustizia, senza subire nessun tipo di condizionamento. Inoltre, le responsabilità devono essere distribuite fra gli individui in maniera giusta e ragionevole. Non è permesso a nessun individuo, classe o categoria di persone o parte della popolazione di avere un trattamento privilegiato o di essere preferiti rispetto agli altri membri della società. Il Messaggero di Allah (pbsl) disse:

«Nel Giorno della Resurrezione il più caro ad Allah ed il più vicino a Lui sarà un sovrano o un giudice giusto, mentre il più detestato da Allah ed il più distante da Lui sarà un sovrano ingiusto e tiranno».[1]

Consultazione: la popolazione ha il diritto di essere consultata su questioni riguardanti problematiche economiche e sociali e ciò deve essere fatto consuetudinariamente; i cittadini devono poter esprimere le loro opinioni e idee sulle questioni riguardanti la comunità e la società islamica e, se le opinioni raccolte soddisfano l’interesse pubblico, allora esse possono essere accettate. Allah dice nel Sublime Corano:

(È per misericordia di Allah che sei dolce nei loro confronti! Se fossi stato duro di cuore, si sarebbero allontanati da te. Perdona loro e supplica che siano assolti. Consultati con loro sugli ordini da impartire.) (3:159)

Secondo la tradizione, in diverse occasioni il Messaggero di Allah (pbsl) seguì il consiglio dei suoi compagni. Per esempio, durante la battaglia di Badr uno di essi suggerì di cambiare il luogo dell’accampamento dei musulmani chiedendo: «O Inviato di Allah, è forse Allah che ti ha ordinato di accamparti in questo posto, nel qual caso non avremmo motivo di cambiarlo, oppure è semplicemente una strategia e un piano di guerra?» Immediatamente il Messaggero di Allah (pbsl) rispose: «No. Veramente è una mia strategia di guerra». Allora l’uomo suggerì: «O Profeta di Allah, quest’accampamento non è la giusta scelta. Cerchiamo piuttosto il serbatoio d’acqua più vicino ai nostri nemici e accampiamoci là. In seguito sotterreremo tutte le altre risorse idriche e quindi costruiremo un bacino o serbatoio d’acqua per il nostro esercito. Quando la battaglia avrà inizio, noi avremo ancora accesso all’acqua, potremo bere e utilizzarla per i nostri bisogni, mentre i nostri nemici non potranno». Il Messaggero di Allah (pbsl) commentò: «Hai certamente dato il consiglio migliore».[2]

Governo islamico: la Shari'ah, in altre parole la legge islamica, è alla base del Governo islamico e delle sentenze legali e pertanto la Costituzione di uno Stato musulmano deve fondarsi sul Corano e sulla Sunnah, che sono le fonti giudiziarie islamiche riconosciute. Se è disponibile un testo autentico, allora non è possibile ricorrere all’opinione personale. La Legge islamica è un sistema completo di giurisprudenza, che include il diritto familiare e privato, il diritto penale, e il diritto nazionale e internazionale e che quindi soddisfa tutte le esigenze dell’uomo nella maniera migliore, poiché basato sulle rivelazioni che Allah ha fatto al Suo Messaggero per la guida dell’umanità.

Politica della ‘porta aperta’: Il governante musulmano non deve avere un atteggiamento di distacco e rimanere distante dalla sua gente, né nominare intermediari che non siano imparziali, consentendo ad alcuni di loro di incontrarlo e negandosi ad altri. Questo si basa sulla tradizione del Messaggero di Allah (pbsl) che disse:

«Chiunque ha la responsabilità di dirigere qualcuno degli affari dei musulmani e si defila davanti a loro e non risponde ai loro bisogni, sarà Allah a non rispondere alle sue suppliche nel Giorno della Resurrezione, facendolo soffrire della sua stessa povertà e dei suoi stessi bisogni».[3]

Misericordia per i concittadini: il governante musulmano deve essere gentile e clemente con i concittadini e non deve oberarli oltre le loro capacità; deve agevolarli con tutti i mezzi affinché possano sopravvivere e vivere nella società nel modo migliore. Il governante deve trattare l’uomo anziano come un padre, il giovane come un figlio e la persona della stessa età come un fratello; egli deve essere rispettoso dei più anziani, gentile e clemente con i giovani e premuroso con gli individui della sua stessa età. Il Sublime Corano ci informa a proposito delle caratteristiche del Messaggero di Allah (pbsl), che fu il primo capo della nazione musulmana:

(Ora vi è giunto un Messaggero scelto tra voi; gli è gravosa la pena che soffrite, brama il vostro bene, è dolce e misericordioso verso i credenti.) (9:128)

Anche l’Inviato di Allah (pbsl) si raccomandò:

«Possa Allah essere clemente con coloro che sono clementi [e gentili con gli altri]. Siate misericordiosi con la gente sulla terra, Allah sarà misericordioso con voi».[4]

Omar bin al Khattab, il secondo Califfo musulmano, era talmente preoccupato riguardo alla sua responsabilità nei confronti di Allah, che una volta disse: «Per Allah, se una mula fosse inciampata in Iraq, avrei il timore di dovermi giustificare di ciò con Allah [nel Giorno della Resurrezione]: “O Omar! Perché non hai spianato la strada per la mula?”».



65 Tirmidhi, Hadith n. 1329

66 Ibn Hisham Biography of the Prophet (pbuh) [la biografia del Profeta(pbsl) di Ibn Hisham]

67 Abu Dawud, Hadith n. 2948

68 Abu Dawud, Hadith n. 4941 e Tirmidhi, Hadith n. 1924


tratto da: "Pregiudizi correnti sui diritti dell'uomo nell'Islam"

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Oh credenti

"Non è forse giunto, per i credenti, il momento in cui rendere umili i loro cuori nel ricordo di Allah e nella verità che è stata rivelata, e di differenziarsi da quelli che ricevettero la Scrittura in precedenza e che furono tollerati a lungo [da Allah]? I loro cuori si indurirono e molti di loro divennero perversi"