Questo è basato proprio sul contenuto del versetto del Sublime Corano:
“O voi che credete, obbedite ad Allah e al Messaggero e a coloro che hanno l’autorità” (4:59)
A un musulmano viene richiesto di rispettare le seguenti direttive:
1. Obbedienza al governante finchè non comanda di compiere atti illeciti. Ciò deriva dalle tradizioni del Messaggero di Allah (saws):
“Ascoltate e obbedite, anche se è un schiavo dell’Etiopia a essere stato eletto [come sovrano], fintanto che egli agisce secondo i precetti del libro di Allah” [Muslim]
L’obbedienza del musulmano a un’autorità che governa in conformità ai principi del Divino Libro di Allah è, in effetti, considerato come un ulteriore atto di obbedienza verso Allah e viceversa, la disobbedienza verso un’autorità che opera secondo le Leggi di Allah è, in realtà, disobbedienza verso Allah stesso.
2. Il governante musulmano deve poter ricevere consigli sinceri da cui possano trarre vantaggio lui, la comunità e l’intera nazione; deve essere inoltre esortato a tenere presente quelli che sono i suoi compiti ed essere fedele all’impegno preso. Ciò che deriva dalle indicazioni del Sublime Corano:
“Parlateli con dolcezza. Forse ricorderà o temerà Allah” (20:44)
Il Profeta (saws) disse: “La religione è fedeltà” “verso chi?” chiedemmo. Egli (saws) rispose: “Verso Allah, il Suo Libro e il Suo Inviato, verso i sovrani musulmani e le loro genti”
3. La popolazione deve sostenere il governatore musulmano durante i periodi di crisi. Ai musulmani è richiesto di rispettare i loro capi/sovrani e di non abbandonarli, né istigare la popolazione contro di loro per provocare problemi e danni.
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